saltare: attività e significati nei bambini

Saltare è un gesto motorio molto complesso. Il salto viene raggiunto solo dopo aver acquisito le varie tappe di sviluppo: dal rotolo e dallo striscio, fino al gattonamento e il cammino. Ma sopratutto dopo aver sperimentato il proprio corpo nelle diverse situazioni di movimento instabile. Sono tutte esperienze che permettono al bambino di cimentarsi nell’equilibrio, nella coordinazione motoria e nell’integrazione sensoriale degli arti inferiori e superiori (in terreni sconnessi , in un prato, con diversi dislivelli…)

Ecco i motivi per cui saltare è un gioco fondamentale per lo sviluppo psicomotorio del bambino… 

Il salto non è solo un movimento complesso che richiede l’acquisizione di diverse abilità motorie. E’ un gioco di grande e significativa importanza nello sviluppo emotivo e cognitivo del bambino e nella sua esperienza di sè!

Vediamo come:

🤸‍♀️ AREA MOTORIA

Nel saltare c’è una componente motoria molto elevata di gestione tonica sopratutto durante la  fase “in volo”

🤱AREA EMOTIVO-AFFETTIVA

Il bambino affronta il vuoto lanciandosi dall’alto verso il basso, acquisendo fiducia nelle sue capacità di tuffarsi, cadere e rialzarsi

🤯 AREA COGNITIVA

Saltando si sperimentano con il corpo tutti i concetti logico-matematici (altezza, velocità di caduta, prima e dopo…)

Come si apprende il salto nelle varie fasi di sviluppo?

INTORNO AI 12 MESI
E’ possibile osservare il piacere della ricerca del saltare già nei mesi precedenti al cammino; quando il bambino inizia ad alzarsi in piedi e molleggiare sui piedi attaccato con le mani a dei supporti (divano, mobili alla sua altezza…)

18-30 MESi
Il bambino sperimenta nella camminata e nella corsa dei salti alternandoli prima con un piede e poi con l’altro, e successivamente facendo piccoli balzi aerei con entrambi i piedi, che lo sollevano da terra da fermo o in movimento

24-36 MESI
La padronanza vera e propria dei salti ed il corretto schema corporeo di spinta sulle gambe, di piegamento delle ginocchia, di salto in alto, di atterraggio sui piedi avviene dal secondo anno di vita e viene sempre di più affinato con il passare degli anni

saltare la corda quando e perché è importante

In generale il bambino diventa sempre più esperto e abile nella gestione del suo corpo (e quindi anche del salto) se ha la possibilità di sperimentarsi nel movimento autonomo per più ore al giorno, a partire sin dai primi mesi di vita. Incentivare il bambino a “fare da sé” negli spostamenti lo renderà sempre più sicuro e capace di raggiungere nuove modalità di andatura nella camminata, nella corsa e nella coordinazione del suo corpo. Tutte abilità che si rifletteranno sulle capacità linguistiche, cognitive e di apprendimento future 😀

ATTIVITA’ CONSIGLIATE

  • Saltare da diverse altezze (muretti, gradini…) in sicurezza con l’aiuto di mamma e papà
  • Giocare su superfici morbide (cuscinoni, materassi, gonfiabili…)
  • Giocare a stare in equilibrio su un piede e poi sull’altro per qualche secondo
  • Introdurre il salto della corda a partire dai 4 anni di età

Buona sperimentazione 🤸

Il Blog di Alice è uno spazio in cui condivido idee, spunti e riflessioni di carattere psicopedagogico ed educativo. Qui racconto la mia quotidianità lavorativa con le famiglie, i professionisti dell’educazione e i bambini.

ALICE ANDREINI | Pedagogista

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