La token economy è una tecnica di ricompense che viene utilizzata per motivare i bambini ad acquisire abilità sociali e comportamentali. Questo sistema prevede l’utilizzo di gettoni o altri simboli di valore per premiare i bambini per il loro comportamento positivo. E’ uno strumento che può essere utilizzato sia in contesti educativi sia terapeutici, soprattutto per i bambini con disturbi del comportamento.

Cosa è la Token Economy?

La Token Economy è una tecnica che trova in campo psico-educativo pareri discordanti rispetto alla sua funzionalità, infatti è uno strumento di intervento amato da alcuni, criticato da altri.

Come ogni metodologia, per risultare efficace, deve essere ben pensata, ragionata e cucita “a misura di bambino…”

È uno strumento di intervento basato sull’approccio comportamentale, spesso utilizzata per problematiche comportamentali, e di autoregolazione emotiva e del comportamento. 

Utilizzata spesso con i bambini che possono manifestare difficoltà a sopportare regoledivieti e gratificazioni posticipate.

Ha come obiettivo quello di

Incrementare la frequenza di comportamenti desiderabili da parte del bambino e diminuire così la frequenza dei comportamenti problema.

Innanzitutto è bene definire con precisione quale sia il comportamento desiderato e da rinforzare, un’azione concreta, misurabile e ben definita!

Si utilizzano dei gettoni (tokens) che vengono consegnati al bambino ogni qualvolta egli emette il comportamento target desiderato. Al termine potranno essere scambiati con un rinforzatore (premio) concordato in precedenza insieme al bambino.

È importante che la consegna dei gettoni avvenga subito dopo alla messa in atto dei comportamenti target desiderabili e non posticipata a momenti altri o distanti

Come iniziare? 

    1. Definire con precisione quale sia il comportamento desiderato da rinforzare 

Ovvero stabilire insieme al bambino il comportamento target desiderabile. Il consiglio è quello di iniziare da un solo comportamento desiderabile e non eccedere, sopratutto all’inizio. E’ bene rinforzare e familiarizzare con un comportamento chiaramente osservabile e quantificabile per poi eventualmente aggiungere altri step successivi aggiungendo ulteriori comportamenti da rinforzare.

A casa si può ad esempio iniziare a rinforzare con i gettoni (o stickers, o bollini colorati…) comportamenti tipo: lavarsi i denti da solo,, restare seduto a tavola fino alle fine del pasto, dormire tutta notte nel proprio lettino, rimanere vicino alla mamma mentre si cammina per strada, e via così.

    2. Definizione dei tokens (gettoni)

Insieme al bambino potete scegliere di utilizzare stickers, faccine sorridenti, adesivi, timbri, bottoni colorati, stelline di cartoncino o stoffa, ecc… L’importante è che vengano attaccati e consegnati in contingenza al comportamento desiderato, ovvero subito dopo l’obiettivo raggiunto.

   3. Definizione dei rinforzatori (premi) 

La lista dei premi che il bambino potrà scambiare con i gettoni ottenuti, va stabilito insieme al bambino e e dovrà seguire un ordine specifico, a partire dal premio che richiede pochi gettoni a quello che ne richiede un numero maggiore. E’ necessario concordarlo all’inizio e mantenerlo come ricompensa finale.

4. Definizione del rapporto gettoni/comportamenti

Per alcuni comportamenti basteranno pochi gettoni, per altri sarà necessario più impegno da parte del bambino; partire da comportamenti target facili per poi lavorare su comportamenti più complessi.

5. Utilizzare una tabella visibile e concreta

Sopratutto per i bambini più piccoli è di fondamentale supporto l’utilizzo di una rappresentazione visibile nella quale poter inserire i token e vedere visibilmente i successi raggiunti

Approfondimenti… 

Se volessi approfondire questa tematica o trovassi degli ostacoli nell’attuazione di strategie psicoeducative, contattaci per una consulenza!

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Il Blog di Alice è uno spazio in cui condivido idee, spunti e riflessioni di carattere psicopedagogico ed educativo. Qui racconto la mia quotidianità lavorativa con le famiglie, i professionisti dell’educazione e i bambini.

ALICE ANDREINI | Pedagogista

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